Descrizione
Farfalle su tela by Giorgio Gost
n.1782 – Farfalle su tela, tecnica mista, 25×20 cm.
Collezione “STOP THE TIME!” by Giorgio Gost
Farfalle colorate a mano, salvate su tela rossa con resina incorniciate in nero. Farfalle salvate per l’anno 6.000
Visibile presso lo spazio espositivo BIANCOSCURO a Pavia in Viale indipendenza 26.
NOTE:
Biancoscuro Art Magazine ha dedicato una copertina a Giorgio Gost
Solo con le parole di Alessandro Celli possiamo raccontare al meglio questa nuova filosofia creativa del talentuoso Gost: “Stop The Time! inizia nell’anno 2011 con il devastante terremoto del Giappone ed è un modo per salvare le cose che ci stanno intorno e che usiamo ogni giorno, per i prossimi millenni (confezionate e piene di liquidi o solidi come li beviamo o li mangiamo). È inoltre un’occasione per ricordare alle persone di cominciare dall’arte un percorso che possa “rallentare” un po’ l’arte, i mercati borsistici con la finanza in generale, e tutte le azioni intorno a noi, con il fine di dare al nostro cervello più tempo per pensare ed evitare errori causati dalla fretta e dal poco tempo per prendere decisioni. Di solito non diamo importanza alle cose semplici di uso quotidiano che l’artista salva su tela con la sua tecnica, ma queste potrebbero rivelarsi fondamentali per noi in possibili momenti futuri, quali per esempio il verificarsi di forti eventi naturali. Durante le continue scosse del 2012 in Emilia, Giorgio Gost posiziona nei lati più sicuri dei luoghi in cui vive carne in scatola e bottigliette d’acqua salvate con uno scudo di resina, per poterne eventualmente usufruire in caso di necessità, battendo semplicemente a terra l’angolo della resina per staccarlo dalla tela. Era un esperimento filosofico, ma anche pratico, il suo. Giorgio Gost ha superato una visione semplicistica di questi adattamenti che possono essere ritenuti biologici ed istintivi, per avventurarsi un una concettualità che va oltre l’istinto.”
“Ho da tempo sostenuto con forza che Gost è un
innovatore o semplicemente un attento lettore della nostra
contemporaneità. Sempre sarcastico e critico.
In questo nuovo ciclo l’Artista ci sottopone ad un’altra
riflessione, quella della carta stampata.
Riflessione non più su un fatto compiuto e su beni di
consumo che hanno ceduto il passo a tecnologie più
avanzate, bensì alla possibilità che ciò possa accadere.
Da un catalogo di casa d’asta ad una rivista, fino ad un
libro, potrebbero essere tutti sostituiti e la conservazione
di Giorgio Gost è finalizzata a tale riflessione, con
l’auspicio di rileggerli nell’anno seimila, ma temo che la
datazione si potrebbe anche anticipare.
E cosa rimane oggi dell’arte contemporanea se un Artista
non trasmette messaggi volti ad aprire riflessioni?
L’essenza della sua arte rimane l’idea ed il concetto che
precede l’opera.
Giorgio Gost continua, a distanza di anni, a
sorprendermi.”
Ale Artebrixia