Descrizione
Skulls and flowers
Teschi e fiori, morte e rinascita.
La speranza della morte di un pensiero corrotto e la rinascita, dalle sue ceneri, di una nuova ideologia, di un nuovo fare, di un nuovo pensare…
Questa serie di lavori nasce come un’estensione della serie principale ma pensati come lavori da sviluppare a parete intera ove solo una parte viene riportata su tela, nascono quindi i PARTICOLARI sia di teschi che di fiori.
Firmata ed autenticata singolarmente, l’opera è parte di un dittico (http://artshop.biancoscuro.it/skulls-flowers-series-by-peter-hide-skull).
BIANCOSCURO Art Magazine ha dedicato a Peter Hide 3110165 la copertina del numero di agosto-settembre 2015
Le opere di Peter Hide 3110165 sono state esposte presso diversi enti, musei e istituzioni. Una sua opera è in permanenza presso il Museo Bodini di Gemonio. Le sue opere sono state esposte presso importanti fiere e mostre mercato di Monte-Carlo, Miami, Los Angeles, Berlino, Londra, Lugano, Innsbruck, Venezia, Pavia, Padova, Genova, Parma e Forlì.
Nel giugno 2015 ha donato un’opera alla Fondazione Principe Alberto di Monaco. L’opera è stata battuta all’asta da Sotheby’s a 2.200 CHF alla serata Spring Ball il 5 giugno a Lugano Villa Principe Leopoldo e il ricavato devoluto in beneficenza alla fondazione monegasca.
Peter Hide (alias Franco Crugnola, architetto laureato a Milano in Architettura-Design nel 1994) mette in gioco passioni, suggestioni, ovvietà, malesseri del nostro tempo, tra Peter Pan (l’eterno bambino buono) e Mister Hyde (la forza del male). Così nasce il suo pseudonimo. Nella sua ricerca il denaro, ossessione e valenza simbolica, è messo in mostra per rappresentare il cammino pericoloso verso la decadenza morale. Peter Hide sceglie accuratamente le valute che maggiormente evocano potenza economica, accartoccia i soldi per metterli in scatole-vetrina, quasi fossero reliquie della società contemporanea. Il lavoro artistico così presentato riduce il suo impatto, diventa leggero, coinvolge lo spettatore in una dimensione ironica, scanzonata, quasi da spot pubblicitario. In più, le scritte rosso sangue riportate sulle superfici lucide delle “vetrine”, contribuiscono a colpire l’immaginazione. Ha collaborato con Malcon Gibson in “Real Art” (Cumbria – Inghilterra), rivista-portfolio d’arte, producendo lavori esposti e venduti al Beacon Museum, Whitehaven e alla British Gallery di Londra. Ha partecipato alla 1° Biennale Internazionale d’arte di Malta, ha esposto in importanti mostre collettive e ben riuscite personali dove ha messo in “mostra” il denaro e il malessere della nostra società in maniera scherzosa ed irriverente, in tutte le sue accezioni.