Mongolfiere by UpArt

1.700,00 

Tecnica tecnica mista, colori acrilici su tavola con inserti legno e materiali vari
Anno 2019
Dimensioni grande
Altezza 70 cm
larghezza 100 cm
Profondità 7 cm

Vecchie tavole recuperate e materiali riciclati lavorati e assemblati insieme. Soggetti in rilievo, spesso con parti mobili, sovrapposti allo scopo di dare profondità e tridimensionalità all’opera, diventando una scenografia da restituire all’interpretazione dell’osservatore.


Made in Italy con autentica su foto a firma dell’artista. Ogni opera è un pezzo unico.

Visibile presso “UpArt Studio” a Ivrea (TO).

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Descrizione

UpArt
Umberto Pettene e la sua pitto-scultura figurativa

Limitante il dover inquadrare il lavoro artistico di Umberto Pettene, basta osservare anche una sola sua opera per rendersi conto di quanti elementi, sia concreti che filosofici, la compongono. Nato a Verona, attualmente vive tra Torino e Ivrea dove ha il suo studio-laboratorio ,“UpArt Studio”. Partecipa ad eventi, rassegne e concorsi artistici nei circuiti tradizionali del mondo dell’arte, in Italia ed all’estero, inoltre partecipa e sostiene corsi di studio sull’uso delle tecniche di installazione e stesure dei colori.
Con il nome d’arte UpArt, Umberto è artista contemporaneo indipendente di “pitto-scultura” figurativa, che si inserisce a pieno titolo nel panorama artistico nazionale della PopArt e dell’Arte Povera. Un realismo immaginifico ed ironico di grande sensibilità artistica, che sconfina dai comuni linguaggi figurativi: un modo di “fare arte concettuale” senza rinunciare alle immagini. E se non rinuncia alle immagini, perchè dovrebbe rinunciare alle parole? Così nella progettazione creativa dei suoi lavori, una parte importante è proprio dedicata a quelle frasi che campeggiano sul fronte dell’opera (o direttamente proiettate sulle pareti delle sedi espositive che lo accolgono), una sorta di didascalia che non si limita a dare una prima descrizione dell’intento, ma punta alla morale. La figura dipinta e le parole, senza un supporto tridimensionale, non sarebbero UpArt, ecco dunque il terzo elemento che completa la comunicazione di Pettene: i supporti lignei modellati e assemblati a creare profondità e prospettiva. I protagonisti del racconto “escono” dal quadro concretamente, spesso sono anche dotati di un movimento proprio, grazie alla buona manualità dell’artista, che sceglie vecchi legni per dare forma alla storia che vuole narrare. In queste pagine abbiamo la possibilità di notare quanto siano diversi i temi da lui trattati, dallo sport agonistico alla natura morta, passando dall’ironia alla filosofia, senza però mai smentire la propria cifra stilistica.
Qualunque sia il racconto che vuole proporre al suo pubblico, troveremo sempre i tre punti cardinali della sua comunicazione creativa, in un mix calibrato ed accattivante, capace di farsi ascoltare, ed apprezzare, da chiunque.
Daniela Malabaila


Umberto Pettene
in arte UpArt

Artista contemporaneo indipendente di “pitto-scultura” figurativa, che si inserisce a pieno titolo nel panorama artistico nazionale della “PopArt” ed “Arte Povera”.
Un realismo immaginifico ed ironico di grande sensibilità artistica, che sconfina dai comuni linguaggi figurativi, in un modo di “fare arte concettuale” senza rinunciare alle immagini.

Si avvicina prima all’atteggiamento minimalista, scegliendo poi la performance e l’installazione, seguendo un naturale e formidabile istinto creativo basato sulla manualità, concentrandosi su componenti tangibili, come forma definitiva per ampliare l’idea di “oggetto artistico”, in costante relazione tra materia, spazio e pensiero.

Una singolare “visnarrandi” in costante metamorfosi creativa e di indagine sui limiti materiali dell’opera. Come base materica delle sue opere, diventano basilari i riutilizzi di materiali e “vecchi legni”, il riciclo dei “segni del tempo”. I pigmenti naturali completano la stesura di fondo finale, a definire sceneggiature di fascino cromatico e di seducente impianto narrativo; una conversazione filosofica sulla percezione e l’immaginazione.

I soggetti sono principalmente in rilievo, spesso con alcune parti mobili, di solito sovrapposti l’uno con l’altro, allo scopo di dare profondità visiva e una idea di tridimensionalità naturale all’opera intera. Il linguaggio, come messaggio irrinunciabile dell’artista, che nelle opere assume la forma di frasi e metafore scritte direttamente sulle tavole (anche applicate o proiettate su parete nelle sedi espositive), che offrono spesso, come dire?, una morale come nelle fiabe antiche, creando una relazione di unione visiva e coinvolgimento tra lo spazio espositivo stesso e i visitatori.

Umberto Pettene è nato a Verona, vive tra Torino e Ivrea dove ha il suo studio laboratorio “UpArt Studio”. Partecipa ad eventi, rassegne e concorsi artistici nei circuiti tradizionali del mondo dell’arte, in Italia ed all’estero. Studi tecnici ed artistici, partecipa e sostiene corsi di studio sull’uso delle tecniche di installazione e stesure dei colori.

L’artista nel suo studio con l’opera Marlin tecnica mista, colori acrilici su tavola con inserti legno e materiali vari, 80×130 cm.

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BIANCOSCURO Art Magazine #40  (giugno-luglio 2020)